di Alessandro Morelli*
Il Riformista, 4 marzo 2022
Lo “stato di emergenza” iniziato con la “dichiarazione di guerra” dell’Italia alla mafia, dopo le stragi di Capaci e via D’Ameno, quest’anno compie trent’anni, ricorda Sergio D’Elia nella sua intensa prefazione al volume curato da Pietro Cavallotti, Lorenzo Ceva Valla e Miriam Romeo, dal titolo “Quando prevenire è peggio che punire. Torti e tormenti dell’inquisizione antimafia”, edito da Reality Book e il Riformista (2022).
di Giovanni Galli
Italia Oggi, 4 marzo 2022
Carcere fino a 5 anni e multa fino a 15 mila euro per chi imbratta o deturpa beni culturali e paesaggistici. Mentre la confisca si estende anche a chi ricicla o autoricicla beni artistici. Prevista la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.
di Patrizia Maciocchi
Il Sole 24 Ore, 4 marzo 2022
Le Sezioni unite della Cassazione (sentenza 7635) prendono le distanze dalla giurisprudenza, nettamente prevalente, che nel tempo ha fatto una netta distinzione - in caso di persone ristrette per altra causa - tra gli imputati che sono in carcere e quelli che stanno ai domiciliari.
parmatoday.it, 4 marzo 2022
La richiesta del Garante regionale dei detenuti, Roberto Cavalieri, è stata accolta dal Provveditore regionale. Iniziativa del Garante regionale dei detenuti, Roberto Cavalieri, nei confronti del ministero della Giustizia, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria - Provveditorato Regionale per l’Emilia Romagna e Marche, a favore dei detenuti di nazionalità ucraina reclusi negli istituti presenti in Emilia-Romagna.
di Mary Liguori
Il Mattino, 4 marzo 2022
Da un lato il “no” all’aggravamento cautelare per i dirigenti di Polizia penitenziaria sotto inchiesta per i pestaggi del 6 aprile del 2020, dall’altro la conferma, dal punto di vista del Riesame, che la morte di Hakine Lamine, deceduto un mese dopo le violenze, non fu cagionata dalle torture patite in cella di isolamento. E, quindi, non può essere imputata agli indagati. Il tribunale della Libertà di Napoli ha respinto il ricorso della Procura.
corrieredellacalabria.it, 4 marzo 2022
Sopralluogo del Garante cittadino e del personale di polizia penitenziaria. “Preoccupati per le condizioni igienico-sanitarie dei locali visitati”. Lo scorso 2 marzo scorso si è tenuto il sopralluogo ispettivo del Garante dei detenuti di Crotone Federico Ferraro, congiuntamente al personale di polizia penitenziaria in servizio, presso le camere di sicurezza per il ricovero dei detenuti, situate presso l’Ospedale civile “San Giovanni di Dio”.
Il Mattino di Basilicata, 4 marzo 2022
L’avvocato Sassano: “Garantire uniformità ed effettività di risposta sanitaria a tutti i detenuti”. “L’Osservatorio Carceri e il dialogo costruttivo con l’Asp di Potenza. Questa volta sul tavolo delle trattative le criticità della Casa circondariale di Melfi.
di Antonella Barone
gnewsonline.it, 4 marzo 2022
Un brand iconico che offre una seconda possibilità alle donne detenute. Vestiti, accessori e biscotti realizzati da persone recluse nella casa circondariale di Lecce e in altre carceri pugliesi. Il marchio “Made in carcere” nasce nel 2007 ma la sua storia inizia qualche anno prima quando la sua creatrice, Luciana Delle Donne, decide di lasciare la carriera di manager bancaria per avventurarsi nel mondo dell’economia sociale.
esperienzeconilsud.it, 4 marzo 2022
Dal reinserimento professionale di persone sottoposte a provvedimenti penali detentivi, alla creazione di buone prassi sul territorio, come base per costruire una rete di imprese solidale e accogliente. A quasi due anni dal suo lancio, all’interno della lavanderia industriale della casa Circondariale di Uta in provincia di Cagliari, il progetto Lav(or)ando si presenta alle imprese del territorio regionale sardo.
patronatosanvincenzo.it, 4 marzo 2022
Nei primi mesi del 2020, come Cooperativa Sociale Patronato San Vincenzo, abbiamo avviato un progetto presso la Casa Circondariale di Bergamo con un finanziamento del Ministero della Giustizia. Il Covid l’ha interrotto, ve lo raccontiamo proprio nel momento in cui stiamo per riprenderlo e portarlo a compimento.
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