esperienzeconilsud.it, 4 marzo 2022
Dal reinserimento professionale di persone sottoposte a provvedimenti penali detentivi, alla creazione di buone prassi sul territorio, come base per costruire una rete di imprese solidale e accogliente. A quasi due anni dal suo lancio, all’interno della lavanderia industriale della casa Circondariale di Uta in provincia di Cagliari, il progetto Lav(or)ando si presenta alle imprese del territorio regionale sardo.
Martedì 8 marzo, dalle ore 9 alle 13, presso la ex distilleria di Cagliari (via Ampère), si svolgerà infatti il convegno “Lav(or)ando con le imprese”, aperto a tutte le realtà imprenditoriali, agli enti e associazioni operative in Sardegna. Si tratta del primo evento pubblico, per il progetto ideato da Elan Società Cooperativa Sociale - con il sostegno della Fondazione con il sud - per favorire il recupero sociale e il reinserimento professionale di ventiquattro persone sottoposte a provvedimenti penali detentivi, attraverso il loro impiego nella lavanderia industriale, presente nella struttura penale, e il successivo accompagnamento al lavoro nella fase di uscita dalla detenzione.
È un progetto pilota che vuole consolidare l’esperienza delle lavanderie nei carceri di Uta e Quartucciu come “Infrastrutture Permanenti Economico Educative” per affiancare il difficile percorso del Sistema Giustizia nell’attuazione dell’art. 27 della costituzione: Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Lo sviluppo successivo del progetto prevede il coinvolgimento delle realtà imprenditoriali presenti sul territorio, per dare una solida sostenibilità economica al Progetto Lav(or)ando attraverso l’attivazione di nuove commesse ma anche, in una visione più ampia, per offrire nuove, concrete possibilità di inclusione alle persone sottoposte a una pena detentiva, creando al contempo una rete di imprese solidale e ‘accogliente’, fondata sui princìpi dell’economia civile e della responsabilità sociale.
Queste, le tematiche che saranno oggetto del convegno, moderato dalla giornalista Maria Luisa Secchi e articolato in due panel. Nel primo panel, verranno illustrati il progetto, le sue finalità e gli obiettivi finora raggiunti. Saranno inoltre approfonditi il ruolo del lavoro nelle Infrastrutture Permanenti Economico Educative del terzo settore a supporto della finalità rieducativa della pena, l’attuale scenario delle attività lavorative all’interno delle carceri, l’impatto sociale, i vantaggi e le opportunità per il territorio.
Il secondo panel partirà dalla presentazione dell’indagine di mercato di aziende disponibili all’accoglienza, fino a esporre i vantaggi per le imprese che assumono detenuti e le esperienze di aziende già coinvolte nell’accoglienza di persone sottoposte a provvedimenti penali. In chiusura dei lavori, saranno presentati il marchio etico solidale e la bozza di disciplinare e trasmessa una video intervista ai destinatari del progetto.