di Mary Liguori
Il Mattino, 4 marzo 2022
Da un lato il “no” all’aggravamento cautelare per i dirigenti di Polizia penitenziaria sotto inchiesta per i pestaggi del 6 aprile del 2020, dall’altro la conferma, dal punto di vista del Riesame, che la morte di Hakine Lamine, deceduto un mese dopo le violenze, non fu cagionata dalle torture patite in cella di isolamento. E, quindi, non può essere imputata agli indagati. Il tribunale della Libertà di Napoli ha respinto il ricorso della Procura.